Esito ricerca di: Bonifica paludi pontine 1919 - 1929
L’Agro Pontino entrò nel Regno d’Italia nel 1871. Una palude malsana e disabitata che apparteneva alla famiglia Caetani. Idee ed esperienze in continua evoluzione portarono, attraverso una legislazione complessa, ad una serie di attività che si limitarono alla bonifica idraulica, anche per le resistenze dei latifondisti proprietari. Nel 1918 il Genio Civile di Roma concluse gli studi per la bonifica idraulica integrale dell’Agro Pontino e della parte sommersa dell’Agro Romano, bonifica che fu affidata a due Consorzi: quello della Bonificazione Pontina, che iniziò ad operare nel 1923, e quello della Bonifica di Littoria, che iniziò i lavori nel 1926. Nel 1924 la famiglia Caetani aliena a favore dello stato un’area di 20.000 ettari, il Bacino di Piscinara.
Nel 1923, Arrigo Serprieri, laureato in agraria, studioso di economia e politica forestale, scrisse la legge sulle trasformazioni fondiarie di pubblico interesse. Sarà la base della legge del 1928 (n.3134) sulla bonifica integrale e del testo unico del 1933.
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